E' uno di quei giorni in cui immagino che il mio corpo perda consistenza, diventando volatile: particelle di me come note sussurrate da corde di chitarra.
Forse sono solo spartito dimenticato in un cassetto, muto fino al giorno in cui un musicista ignaro, trovando gli accordi giusti, farà volare alte le mie note e armonia e melodia supereranno le imperfezioni del mio tempo imperfetto... per trascinarmi dove veglia la perfezione.
Sarà forse un virtuoso a dar voce ai miei passaggi impossibili, quelli che legano eros e psiche...
4 commenti:
vorrei essere io quel chitarrista virtuoso! BELLA E BRAVA!
Brava!Tu sai chi sono....evvivaa!
Grande Paola. Io resisto se tu resisti.
Sei grande! Seguo il tuo blog (myspace)da mesi...ti adoro...
Un bacione :)
Deborah :)
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